Con tassa sulle bibite zuccherate si intende genericamente una tassa o un sovrapprezzo ideato per ridurre il consumo di bibite ad alto contenuto di zuccheri. Le bevande oggetto di una tassa di questo genere sono solitamente i soft drink con aggiunta di anidride carbonica, i cosiddetti sport drink e gli energy drink. Dal nome comune di questo tipo di bevande in lingua inglese, l'imposta è anche spesso denominata per semplicità Soda tax o Sugar tax[1].
La tassa sulle bibite è oggetto di dibattito in molti paesi, con i grandi produttori di bevande gassate (come Coca-Cola) da un lato che spesso si oppongono alla sua proposta di introduzione, e altri enti dall'altro (come le associazioni dei medici o l'Organizzazione mondiale della sanità[2]) che invece ne propongono l'adozione, considerandola un esempio di imposta pigouviana volto a disincentivare l'adozione di regimi alimentari dannosi per la salute e a bilanciare l'impatto crescente di patologie quali l'obesità o il diabete sul totale delle spese sanitarie sostenute dallo stato[3].